
Vivo con Taranto un perenne conflitto.
È stato qualche giorno fa che nel giro di poche ore ho sentito di odiarla profondamente – un sentimento che mi porto dentro da sempre e non del tutto spiegato – e di pensare di viverci nei prossimi cento anni.
Stamattina ero in un palazzo che si affaccia sulla Concattedrale di Gio Ponti, odiata e amata anch’essa da sempre, e ho scattata questa foto, con quel cielo senza tonalità e un vento caldo a ricordare che manca pochissimo alla stagione della sofferenza. Ho pensato che quella finestra un po’ aperta, ma per lo più chiusa, replicasse una buona metafora visiva della mia condizione.